• Continued high prevalence of HIV, HBV and HCV among injecting and noninjecting drug users in Italy Research and Methodologies

    Camoni, Laura; Regine, Vincenza; Salfa, Maria Cristina; Nicoletti, Giovanni; Canuzzi, Pietro; Magliocchetti, Natalia; Rezza, Giovanni; Suligoi, Barbara

    Resumo em Italiano:

    Abbiamo stimato la prevalenza dell'infezione da HIV, HBV e HCV tra i tossicodipendenti iniettivi e non iniettivi che sono in trattamento presso i Servizi Pubblici per le Farmacodipendenze e l'Alcolismo italiani (SerT) e abbiamo determinato i correlati per queste infezioni. Tra i 1330 tossicodipendenti, la prevalenza dell'HIV era del 14,4% tra gli iniettivi e del 1,6% tra i non iniettivi; dell'HBV era del 70,4% tra gli iniettivi e del 22,8% tra i non iniettivi e dell'HCV era del 83,2% tra gli iniettivi e del 22,0% tra i non iniettivi. L'età avanzata, l'essere disoccupato e l'uso iniettivo sono risultati essere fattori significativamente associati con queste infezioni, così come una lunga storia di uso iniettivo tra gli endovenosi. Lo studio sottolinea la necessità di una sorveglianza continua di queste infezione nella popolazione tossicodipendente.

    Resumo em Inglês:

    We estimated the prevalence of HIV, HBV and HCV infections among injecting and non-injecting drug users treated within public drug-treatment centres in Italy to determine the correlates of infection. In the sample of 1330 drug users, the prevalence of HIV was 14.4% among drug injectors and 1.6% among non-injectors; the prevalence of HBV was 70.4% among injecting drug users and 22.8% among non-injectors and of HCV was 83.2% among injecting drug users and 22.0% among non-injectors. Old age, unemployment, and intravenous drug use were significantly correlated with each of the infections, as well as a longer history of injecting drug use. The results indicate that these infections continue to circulate among drug users, highlighting the need for monitoring of this group in Italy.
  • Molecular aspects of tumor cell migration and invasion Research and Methodologies

    Bozzuto, Giuseppina; Ruggieri, Paola; Molinari, Agnese

    Resumo em Italiano:

    La migrazione e l'invasione cellulare rappresentano momenti cruciali in molti eventi fisiologici: questi due processi, tuttavia, sono anche implicati nella fisiopatologia di varie malattie, tra cui i tumori. Per diffondersi attraverso i tessuti, le cellule tumorali ricorrono a meccanismi che vedono il coinvolgimento di diversi componenti cellulari: famiglie di molecole di adesione, recettori tirosinchinasi, proteine del citoscheletro, proteine di segnalazione intracellulare intervengono in un complesso scenario molecolare. Le vie di segnalazione regolanti i processi di sopravvivenza e proliferazione cellulare giocano un ruolo importante anche nei comportamenti migratori delle cellule tumorali. A complicare la scena del crimine, marcatori proteici della farmacoresistenza contribuiscono al conferimento di un fenotipo maggiormente aggressivo, peggiorando in tal modo una situazione già di per sé delicata. La comprensione completa di questa "giungla molecolare" è una missione impossibile: in questa rassegna verranno presi in considerazione alcuni degli aspetti molecolari.

    Resumo em Inglês:

    Cell migration and invasion are crucial steps in many physiological events. However, they are also implicated in the physiopathology of many diseases, such as cancer. To spread through the tissues, tumor cells use mechanisms that involve several molecular actors: adhesion receptor families, receptor tyrosine kinases, cytoskeleton proteins, adapter and signalling proteins interplay in a complex scenario. The balance of cellular signals for proliferation and survival responses also regulates migratory behaviours of tumor cells. To complicate the scene of crime drug resistance players can interfere thus worsening this delicate situation. The complete understanding of this molecular jungle is an impossible mission: some molecular aspects are reviewed in this paper.
  • Bird populations as sentinels of endocrine disrupting chemicals Research and Methodologies

    Carere, Claudio; Costantini, David; Sorace, Alberto; Santucci, Daniela; Alleva, Enrico

    Resumo em Italiano:

    L'esposizione agli interferenti endocrini (IE) da parte di contaminanti chimici è un fenomeno diffuso in natura. I meccanismi d'azione degli IE sono stati ampiamente studiati, tuttavia è stata prestata poca attenzione alle conseguenze della interferenza endocrina a livello di popolazione e agli adattamenti evoluti per fronteggiare l'esposizione cronica agli IE. Gli uccelli probabilmente rappresentano il taxon animale più adattato alla vita sinantropica. Per questo motivo, gli uccelli condividono con gli esseri umani una simile esposizione agli xenobiotici. In questo articolo viene presentata una rassegna degli studi sui profili comportamentali che deviano da quelli attesi in specie e popolazioni di uccelli esposte agli IE. In particolare, vengono suggeriti parametri comportamentali ed ecologici da utilizzare come potenziali marcatori di esposizione agli IE; una valutazione critica dei metodi e dei problemi legati alle differenze specie-specifiche in caratteristiche eco-etologiche, profili comportamentali, tipologie di sviluppo e possibilità di allevamento in cattività; una lista di specie potenzialmente utili come sentinelle per la valutazione della qualità dell'ambiente antropizzato.

    Resumo em Inglês:

    Exposure to endocrine disrupting chemicals (EDCs) is a widespread phenomenon in nature. Although the mechanisms of action of EDCs are actively studied, the consequences of endocrine disruption (ED) at the population level and the adaptations evolved to cope with chronic EDC exposure have been overlooked. Birds probably represent the animal taxon most successfully adapted to synanthropic life. Hence, birds share with humans a similar pattern of exposure to xenobiotics. In this article, we review case studies on patterns of behaviour that deviate from the expectation in bird species exposed to EDCs. We provide behavioural and ecological parameters to be used as endpoints of ED; methodological requirements and caveats based on species-specific life-history traits, behavioural repertoires, developmental styles, and possibility of captive breeding; a list of species that could be used as sentinels to assess the quality of man-made environment.
  • Application of the Dangerous Preparation Directive: consequences on plant protection products in the internal market Research and Methodologies

    Rubbiani, Maristella; Fornarelli, Laura; Bascherini, Susanna; Binetti, Roberto

    Resumo em Italiano:

    Con il Decreto Legislativo 14 marzo 2003, n. 65 è stata data attuazione alla Direttiva n. 1999/45/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 31 maggio 1999 e alla Direttiva 2001/60/CE della Commissione del 7 agosto 2001 concernente il riavvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri relative alla classificazione, imballaggio ed etichettatura dei preparati pericolosi. La Direttiva 1999/45/CE apporta una serie di modifiche rappresentando la nuova normativa quadro in materia di preparati pericolosi. Il Decreto in oggetto fornisce i criteri per la valutazione di pericolosità dei preparati, indipendentemente dalla loro destinazione d'uso e completa l'azione intrapresa, in stretto collegamento con le analoghe direttive dell'UE, per regolamentare la complessa problematica della classificazione, imballaggio ed etichettatura dei preparati pericolosi. Le ricadute applicative della Direttiva 99/45/CE derivano direttamente dalle novità di rilievo introdotte. Tra queste, viene inserita per la prima volta, anche per i preparati, la categoria di "Pericoloso per l'ambiente". Inoltre, sempre per la prima volta, il campo di azione della Direttiva viene esteso ai preparati fitosanitari ed ai biocidi. Nel testo vengono indicate, attraverso una panoramica sulle classificazioni di pericolo effettuate per i preparati fitosanitari alla luce della nuova norma, le risultanze in termini di variazioni delle etichette tramite il confronto tra la vecchia e la nuova classificazione. Vengono inoltre presentate le più significative problematiche di rilievo incontrate durante la procedura di riclassificazione ed i criteri utilizzati per la loro soluzione.

    Resumo em Inglês:

    Legislative Decree March 2003, n. 65 brought about implementation of Directive 1999/45/ EC of the European Parliament and of the Council dated 31 May 1999 and Directive 2001/60/EC of the Commission dated 7 August 2001 concerning laws, regulations and administrative provisions of the Member States relating to the classification, packaging and labelling of dangerous preparations come into force. Directive 1999/45/EC brought about a series of modifications representing the new regulatory framework for dangerous preparations. The above-mentioned Decree supplies the criteria for the evaluation of hazardous preparations, regardless of their intended use, and completes previously undertaken steps, in strict connection with the analogous Directives of the EU, for the problematic complexity of the classification, packaging and labelling of dangerous substances and preparations. The applicative importance of Directive 99/45/EC derives directly from these innovations. Among these, for the first time, the category of "dangerous for the environment" has been extended also to preparations. Moreover, also for the first time, the scope of the Directive is extended to plant protection products and biocides. This paper provides an overview on the results of the hazard classification procedure carried out at national level for plant protection products in light of the new rules and the outcomes in terms of variations of the labels through comparison between previous and new classification. Furthermore the most significant issue which come up during the classification process and the criteria applied for their solution are also reported.
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